“Rock My Indie”, la playlist di Rocktelling con le novità musicali del panorama indie mondiale, si arricchisce di questi brani:
– “Sin” dei Giant Head Collective“, ft. Scott Mulhearn, energico southern rock dal Regno Unito. Il collettivo, nato a Glasgow, oggi si arricchisce di varie collaborazioni musicali provenienti da ogni parte del mondo. Con tre singoli all’attivo, di puro southern rock godereccio e un precedente Ep hard rock, dal sapore celtico, ora la band si appresta all’uscita del nuovo album. Staremo a vedere!
– “Please, please, please, let me get what I want”, cover degli Smith, proposta dal musicista Australasia, etereo psych rock dall’Italia. Australasia è l’universo sonoro del polistrumentista italiano Gian Spalluto. Scrittura evocativa di tempi lontani, magici, cascate di chitarre distorte e delay stratificati che alternano momenti oscuri e malinconici a visioni luminose di ampio respiro. Con “Notturno” e “Vertebra“, il musicista ha dato prova di cosa significhi sperimentare musica per metterla a disposizione dei propri sogni. Poi arriva il singolo sempre strumentale, “Perdere” e ora siamo curiosi di vedere cosa uscirà dal cilindro magico il nostro Australasia.
– “Just a kid” dei The Grogans, irresistibile surf/punk-rock dall’Australia. Una band con 4 dischi all’attivo, tutti tumultuosi e strabordanti di euforico e goliardico rock, miscelato nelle formule più variopinte come surf, funky, reggae, punk. Dalle prime note si capisce già bene che questi ragazzacci hanno stoffa, talento e audacia. Altamente consigliati!
– “Open Arms” dei Posh, delicato e malinconico electro-rock dall’Italia. Dopo il singolo “Plan B”, la band si riconferma in uno stile quieto e introspettivo che coinvolge dilatando il tempo in memorie oniriche rassicuranti.
– “Shout Baby Shout” dei That Blond B!tch, scatenato garage rock dalla Francia. The Beast è il loro primo lavoro discografico. Otto tracce di scatenato garage/stoner, adatto per chi sa cavalcare l’onda della vita e fregarsene di tutto.
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